Cos’è la Transizione 5.0?
La Transizione 5.0 rappresenta, sostanzialmente, la quinta rivoluzione industriale, evolvendo il piano di Transizione 4.0. Mentre quest’ultima si è concentrata, infatti, sull’automazione e l’efficienza produttiva, la 5.0 adotta un approccio più olistico.
I suoi tre pilastri sono:
- Approccio Umano-centrico: le innovazioni tecnologiche dovrebbero essere progettate e implementate in modo tale da migliorare la collaborazione tra uomo e macchina, enfatizzando il benessere e la soddisfazione dei lavoratori. Si tratta di un approccio che equilibra l’efficienza tecnologica con la necessità di un ambiente lavorativo sano e stimolante.
- Sostenibilità: include l’adozione di processi che promuovono l’uso efficiente delle risorse, la minimizzazione dei rifiuti e l’incoraggiamento per un’economia circolare. Ma questa si estende ora oltre la mera riduzione dell’impatto ambientale; si riferisce anche a quella sociale, enfatizzando l’importanza di strategie di business che siano non solo economicamente vantaggiose, ma anche benefiche per la società.
- Resilienza: in questo contesto ci si riferisce alla capacità di un’impresa di anticipare, prepararsi, rispondere e adattarsi a queste sfide in modo da sopravvivere e prosperare. Ciò include lo sviluppo di processi produttivi e modelli di business che possano resistere a shock esterni e trasformarsi in risposta a cambiamenti imprevisti.
Questi principi, delineati dalla Commissione Europea, mirano a un avanzamento industriale che integra progresso tecnologico, sociale e ambientale.
Il Ruolo del Governo e le Opportunità per le PMI
Il Governo Italiano, attraverso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha annunciato un piano significativo per supportare la Transizione 5.0, con l’impegno di destinare 12 miliardi di euro nel biennio 2024-2025. Questi fondi, parte integrante dell’asse strategico di Industria 5.0, sono volti a sostenere le imprese nell’adozione di tecnologie digitali e nella transizione verso un’economia più sostenibile.
Le misure del governo prevedono incentivi e contributi a fondo perduto per favorire gli investimenti in tecnologie digitali, impianti di autoproduzione, autoconsumo e formazione del personale.
La Sfida per le PMI: Investire nella Digitalizzazione
La sfida delle PMI italiane nell’adottare la digitalizzazione è cruciale nel 2024, considerando sia il contesto economico che le tendenze globali. Non si tratta solo una questione di adozione tecnologica, ma richiede un cambiamento organizzativo e strategico per creare nuovi modi di lavorare, comunicare, interagire e creare valore.
Nonostante alcune PMI italiane stiano mostrando una buona propensione verso l’adozione di tecnologie come il cloud computing e la fatturazione elettronica, ci sono carenze significative nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e nella condivisione di dati in formato elettronico con i fornitori. Infatti, solo il 5% delle imprese utilizza soluzioni di AI e appena il 13,6% condivide attivamente i dati in formato elettronico.
Come Ottenere la Liquidità Necessaria?
Nonostante i fondi governativi, molte PMI potrebbero trovare difficile accedere alle risorse necessarie per questa transizione. È qui che entra in gioco il ruolo dei mediatori creditizi, che possono aiutare le imprese a ottenere la liquidità necessaria per realizzare investimenti significativi. Se la tua impresa è pronta a fare questo passo, possiamo aiutarti a ottenere i finanziamenti che ti servono per trasformare queste sfide in opportunità di crescita e successo.
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