La cessione del credito Iva, ovvero la compensazione credito Iva annuale, permette alle PMI di “monetizzare” i propri crediti Iva senza dover aspettare anni, a vantaggio dell’intero sistema economico.
La cessione del credito Iva, ovvero la compensazione credito Iva annuale, permette alle PMI di “monetizzare” i propri crediti Iva senza dover aspettare anni, a vantaggio dell’intero sistema economico.
La cessione del credito Iva, ovvero la compensazione credito Iva annuale, permette alle PMI di “monetizzare” i propri crediti Iva senza dover aspettare anni, contribuendo così al finanziamento del capitale circolante dell’impresa e a vantaggio dell’intero sistema economico.
La cessione, preventivamente chiesta a rimborso nel quadro VR della dichiarazione Iva, è un accordo tra due parti attraverso cui un’impresa cede il proprio credito Iva a terzi (Enti/Investitori istituzionali) per ottenere liquidità immediata e finanziare il capitale circolante; tramite un contratto bilaterale in cui il creditore cedente (Impresa) trasferisce la cessione del credito IVA al debitore ceduto.
L’articolo 1260 del Codice Civile disciplina la cessione del credito che può avvenire a titolo gratuito o oneroso.
A chi si rivolge e come funziona
La cessione del credito Iva si rivolge a tutte quelle piccole medie imprese che hanno diritto ad un credito d’imposta Iva annuale, le quali possono cedere tale credito a terzi (Enti/Investitori istituzionali) per ottenere liquidità immediata e finanziare il capitale circolante.
Ma come funziona? Il soggetto cedente (l’Impresa) è tenuto ad osservare una serie di procedimenti. In particolare, ai fini della cessione del credito Iva annuale chiesto a rimborso, è necessario notificare all’ufficio delle Entrate territorialmente competente l’avvenuta cessione del credito. Così come previsto dall’articolo 69 RD n. 2440/23.
Tale cessione deve risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata con l’obbligo, per il cedente, di inviarne copia autentica al suddetto ufficio.
La cessione del credito coinvolge tre soggetti:
L’accordo di cessione prevede due modalità: Pro-Solvendo e Pro-Soluto, che differiscono per gli obblighi del concessionario e i vantaggi e svantaggi delle parti coinvolte:
Gli step che articolano il processo possono essere divisi in:
Per effettuare con successo la cessione, è necessario adempiere ai seguenti obblighi stabiliti dall’articolo 69 del Decreto n. 2440/23:
Il contratto di cessione del credito Iva deve inoltre contenere i seguenti elementi sostanziali: l’identificazione delle parti contraenti, l’oggetto del contratto, l’importo esatto del credito residuo, e l’obbligo di notifica della cessione al debitore ceduto. Tuttavia, ci sono criteri di esclusione per i crediti personali, il cui trasferimento è vietato dalla legge o escluso dalle parti in un accordo sottoscritto.
I vantaggi per le PMI
La cessione del credito, in particolare la formula Pro-Soluto, è uno strumento molto utile per le PMI perché dà la possibilità di defiscalizzare gli importi non recuperabili attraverso la detrazione del credito dall’incidenza delle imposte. In sostanza, dimostrando l’impossibilità di recuperare un credito è possibile pagare meno tasse.
In sintesi, la cessione del credito Iva consente di ottenere rapidamente liquidità, semplificare la gestione del credito e liberare risorse interne dell’azienda tramite:
PMI Tutoring, in collaborazione con Banca Progetto, challenger bank digitale e territoriale, offre un servizio di valutazione della fattibilità della cessione del credito IVA per le PMI italiane.
Il servizio prevede soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda, dal supporto dell’impresa alla fase di caricamento dei dati sul portale della banca fino al monitoraggio della pratica, mantenendo l’imprenditore costantemente informato e senza abbandonarlo alla fintech.
Richiedi la tua Cessione del Credito con PMI Tutoring.
La cessione del credito Iva, ovvero la compensazione credito Iva annuale, permette alle PMI di “monetizzare” i propri crediti Iva senza dover aspettare anni, contribuendo così al finanziamento del capitale circolante dell’impresa e a vantaggio dell’intero sistema economico.
La cessione, preventivamente chiesta a rimborso nel quadro VR della dichiarazione Iva, è un accordo tra due parti attraverso cui un’impresa cede il proprio credito Iva a terzi (Enti/Investitori istituzionali) per ottenere liquidità immediata e finanziare il capitale circolante; tramite un contratto bilaterale in cui il creditore cedente (Impresa) trasferisce la cessione del credito IVA al debitore ceduto.
L’articolo 1260 del Codice Civile disciplina la cessione del credito che può avvenire a titolo gratuito o oneroso.
A chi si rivolge e come funziona
La cessione del credito Iva si rivolge a tutte quelle piccole medie imprese che hanno diritto ad un credito d’imposta Iva annuale, le quali possono cedere tale credito a terzi (Enti/Investitori istituzionali) per ottenere liquidità immediata e finanziare il capitale circolante.
Ma come funziona? Il soggetto cedente (l’Impresa) è tenuto ad osservare una serie di procedimenti. In particolare, ai fini della cessione del credito Iva annuale chiesto a rimborso, è necessario notificare all’ufficio delle Entrate territorialmente competente l’avvenuta cessione del credito. Così come previsto dall’articolo 69 RD n. 2440/23.
Tale cessione deve risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata con l’obbligo, per il cedente, di inviarne copia autentica al suddetto ufficio.
La cessione del credito coinvolge tre soggetti:
L’accordo di cessione prevede due modalità: Pro-Solvendo e Pro-Soluto, che differiscono per gli obblighi del concessionario e i vantaggi e svantaggi delle parti coinvolte:
Gli step che articolano il processo possono essere divisi in:
Per effettuare con successo la cessione, è necessario adempiere ai seguenti obblighi stabiliti dall’articolo 69 del Decreto n. 2440/23:
Il contratto di cessione del credito Iva deve inoltre contenere i seguenti elementi sostanziali: l’identificazione delle parti contraenti, l’oggetto del contratto, l’importo esatto del credito residuo, e l’obbligo di notifica della cessione al debitore ceduto. Tuttavia, ci sono criteri di esclusione per i crediti personali, il cui trasferimento è vietato dalla legge o escluso dalle parti in un accordo sottoscritto.
I vantaggi per le PMI
La cessione del credito, in particolare la formula Pro-Soluto, è uno strumento molto utile per le PMI perché dà la possibilità di defiscalizzare gli importi non recuperabili attraverso la detrazione del credito dall’incidenza delle imposte. In sostanza, dimostrando l’impossibilità di recuperare un credito è possibile pagare meno tasse.
In sintesi, la cessione del credito Iva consente di ottenere rapidamente liquidità, semplificare la gestione del credito e liberare risorse interne dell’azienda tramite:
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Il servizio prevede soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda, dal supporto dell’impresa alla fase di caricamento dei dati sul portale della banca fino al monitoraggio della pratica, mantenendo l’imprenditore costantemente informato e senza abbandonarlo alla fintech.
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