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Innovation Manager nelle PMI 4.0: la rivoluzione tecnologica a portata di tutte le imprese

26 Giugno 2023

Competente, audace, un vero virtuoso dell’innovazione. Stiamo parlando del manager 4.0, una figura che si distingue per le sue abilità digitali e relazionali.

Definito come pioniere del cambiamento, è il motore che guida le imprese verso un futuro di successo, guidandole nella trasformazione digitale, sperimentando nuove soluzioni e abbracciando l’innovazione tecnologica. 

L’importanza di questa figura è stata riconosciuta ufficialmente dal MISE, che ha istituito l’albo degli innovation manager. Per sostenere le imprese in questo percorso di trasformazione, il MISE ha persino previsto un voucher da 40mila euro. Ma vediamolo più nel dettaglio.

Qual è il ruolo dell’Innovation Manager?

Grazie alla contrazione dei costi delle tecnologie, ogni impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni, può abbracciare l’avanzamento tecnologico. Nell’ambito sempre più vasto della professione manageriale inoltre, le specializzazioni stanno proliferando a ritmo frenetico, e, in contemporanea alla complessità del sistema aziendale, tengono il passo del cambiamento.

Le vecchie metodologie manageriali, infatti, stanno sperimentano un cambiamento radicale negli ultimi anni e le imprese non possono più ignorare questa realtà in evoluzione. Ecco dove entra in gioco l’innovation manager, una figura emergente nel panorama italiano, che si occupa di guidare il processo di digitalizzazione all’interno delle aziende.

“Crea il cambiamento, lo intuisce, lo immagina e lo implementa all’interno dell’azienda.”

Questo ruolo è stato riconosciuto e promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha introdotto sovvenzioni e incentivi per avviare la trasformazione digitale delle imprese. L’obiettivo è facilitare l’inserimento di questa figura indispensabile nel panorama di crescita di un’impresa moderna.

L’innovation manager si posiziona al centro del cambiamento, lavorando a stretto contatto con i team aziendali per identificare le opportunità tecnologiche, implementare soluzioni innovative e guidare l’organizzazione verso una maggiore efficienza e competitività. Il suo ruolo è fondamentale nel garantire che l’impresa rimanga al passo con le sfide e le opportunità offerte dal panorama digitale in continua evoluzione.

In un’epoca in cui la trasformazione digitale è diventata una necessità imprescindibile per la sopravvivenza e la crescita delle imprese, l’innovation manager si conferma come il perno centrale che guida l’organizzazione verso un futuro di successo, sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle tecnologie emergenti.

5 competenze chiave per un Innovation Manager

La digitalizzazione di un’azienda non è un evento istantaneo, ma piuttosto un processo in continua evoluzione. Si tratta di una conversione delle attività volte a rendere l’impresa presente, funzionale e sfruttabile nel contesto digitale. Questa operazione di trasformazione, costituisce un legame profondo tra il tessuto aziendale e la rete multimediale.

La digitalizzazione non si limita semplicemente all’implementazione di strumenti tecnologici, ma implica una revisione e un adattamento delle attività e dei processi interni per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mondo digitale. È un percorso che coinvolge l’intera organizzazione, dalle strutture amministrative alle operazioni produttive, dalla comunicazione all’esperienza del cliente. Per questo motivo, sono 5 le skills fondamentali individuate nella nuova figura del manager 4.0:

  • Visione: intesa come la capacità nel comprendere e anticipare le direzioni di sviluppo del mercato. La capacità di capire il contesto, legare le situazioni e i concetti tra di loro, capire cosa ci sarà dopo per realizzarlo prima;
  • Essere l’ambasciatore dell’innovazione: il leader deve non solo gestire il cambiamento, ma anticiparlo introducendo nuove azioni all’interno dell’azienda;
  • Consapevolezza: o auto-consapevolezza e capacità di accettare l’errore; fondamentale quando si percorrono terreni inesplorati come quelli innovativi;
  • Capacità di creare relazioni e facilitare la comunicazione interna. La comunicazione 4.0 è trasversale all’interno di un’azienda non più solo verticale. Va costruita sul principio di reciprocità, rispetto, fiducia, autonomia e responsabilità;
  • Leadership orientata al team: deve essere un manager comunicativo, umano che favorisce la collaborazione e lo spirito di squadra, dotato di una certa “intelligenza emotiva” che mette la persona al centro, e che ha buone capacità di coaching.

In poche parole è una figura professionale poliedrica che combina visione strategica, mente aperta, problem solving, orientamento al risultato, leadership, orientamento al cliente, collaborazione e networking. È una guida sicura nell’affrontare le sfide della digitalizzazione e nell’implementazione di soluzioni innovative, contribuendo al successo e alla crescita dell’azienda.

Perché è un ruolo fondamentale nella PMI del futuro?

Le piccole e medie imprese spesso incontrano difficoltà nel comprendere e adattarsi ai nuovi paradigmi digitali, e l’Innovation Manager si fa carico di questa sfida, ponendosi come mediatore e “traduttore”, facilitando la comunicazione e favorendo una migliore comprensione delle opportunità e delle sfide della trasformazione digitale.

Dai numeri raccolti da Agenda Digitale, attraverso un campione di 13mila imprese che hanno effettuato il test di maturità digitale SELFI4.0 messo a disposizione online dalle Camere di commercio, è emerso che:

  • meno di 10 imprese su 100 hanno realizzato corsi su tematiche connesse ad Impresa 4.0 a partire dai vertici della propria organizzazione.
  • nel 63% dei casi l’attività di formazione è stata rivolta a dirigenti e manager
  • nel 56% dei casi i corsi hanno coinvolto responsabili di processo e solo nel 29% hanno riguardato gli operai.

Accanto alla formazione serve lavorare anche sulla managerialità e sull’evoluzione dei modelli di business aziendali.

Riconversione ed evoluzione aziendale

Nell’era Digitale la parola chiave è riconvertire il proprio business orientandosi alla digital transformation. Un processo evolutivo fondamentale per crescere nel futuro, un passaggio che impone iniezione di liquidità per essere affrontato.

PMI Tutoring è vicina alle imprese in queste fasi di cambiamento e non a caso ha istituito un tool di pre-fattibilità online che attraverso semplici passaggi permette di ricevere una valutazione sulla propria richiesta di finanziamento in pochi secondi. Se la pratica risulta positiva viene caricata immediatamente sulla pagina riservata alle banche.

Definito come pioniere del cambiamento, è il motore che guida le imprese verso un futuro di successo, guidandole nella trasformazione digitale, sperimentando nuove soluzioni e abbracciando l’innovazione tecnologica. 

L’importanza di questa figura è stata riconosciuta ufficialmente dal MISE, che ha istituito l’albo degli innovation manager. Per sostenere le imprese in questo percorso di trasformazione, il MISE ha persino previsto un voucher da 40mila euro. Ma vediamolo più nel dettaglio.

Qual è il ruolo dell’Innovation Manager?

Grazie alla contrazione dei costi delle tecnologie, ogni impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni, può abbracciare l’avanzamento tecnologico. Nell’ambito sempre più vasto della professione manageriale inoltre, le specializzazioni stanno proliferando a ritmo frenetico, e, in contemporanea alla complessità del sistema aziendale, tengono il passo del cambiamento.

Le vecchie metodologie manageriali, infatti, stanno sperimentano un cambiamento radicale negli ultimi anni e le imprese non possono più ignorare questa realtà in evoluzione. Ecco dove entra in gioco l’innovation manager, una figura emergente nel panorama italiano, che si occupa di guidare il processo di digitalizzazione all’interno delle aziende.

“Crea il cambiamento, lo intuisce, lo immagina e lo implementa all’interno dell’azienda.”

Questo ruolo è stato riconosciuto e promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha introdotto sovvenzioni e incentivi per avviare la trasformazione digitale delle imprese. L’obiettivo è facilitare l’inserimento di questa figura indispensabile nel panorama di crescita di un’impresa moderna.

L’innovation manager si posiziona al centro del cambiamento, lavorando a stretto contatto con i team aziendali per identificare le opportunità tecnologiche, implementare soluzioni innovative e guidare l’organizzazione verso una maggiore efficienza e competitività. Il suo ruolo è fondamentale nel garantire che l’impresa rimanga al passo con le sfide e le opportunità offerte dal panorama digitale in continua evoluzione.

In un’epoca in cui la trasformazione digitale è diventata una necessità imprescindibile per la sopravvivenza e la crescita delle imprese, l’innovation manager si conferma come il perno centrale che guida l’organizzazione verso un futuro di successo, sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle tecnologie emergenti.

5 competenze chiave per un Innovation Manager

La digitalizzazione di un’azienda non è un evento istantaneo, ma piuttosto un processo in continua evoluzione. Si tratta di una conversione delle attività volte a rendere l’impresa presente, funzionale e sfruttabile nel contesto digitale. Questa operazione di trasformazione, costituisce un legame profondo tra il tessuto aziendale e la rete multimediale.

La digitalizzazione non si limita semplicemente all’implementazione di strumenti tecnologici, ma implica una revisione e un adattamento delle attività e dei processi interni per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mondo digitale. È un percorso che coinvolge l’intera organizzazione, dalle strutture amministrative alle operazioni produttive, dalla comunicazione all’esperienza del cliente. Per questo motivo, sono 5 le skills fondamentali individuate nella nuova figura del manager 4.0:

  • Visione: intesa come la capacità nel comprendere e anticipare le direzioni di sviluppo del mercato. La capacità di capire il contesto, legare le situazioni e i concetti tra di loro, capire cosa ci sarà dopo per realizzarlo prima;
  • Essere l’ambasciatore dell’innovazione: il leader deve non solo gestire il cambiamento, ma anticiparlo introducendo nuove azioni all’interno dell’azienda;
  • Consapevolezza: o auto-consapevolezza e capacità di accettare l’errore; fondamentale quando si percorrono terreni inesplorati come quelli innovativi;
  • Capacità di creare relazioni e facilitare la comunicazione interna. La comunicazione 4.0 è trasversale all’interno di un’azienda non più solo verticale. Va costruita sul principio di reciprocità, rispetto, fiducia, autonomia e responsabilità;
  • Leadership orientata al team: deve essere un manager comunicativo, umano che favorisce la collaborazione e lo spirito di squadra, dotato di una certa “intelligenza emotiva” che mette la persona al centro, e che ha buone capacità di coaching.

In poche parole è una figura professionale poliedrica che combina visione strategica, mente aperta, problem solving, orientamento al risultato, leadership, orientamento al cliente, collaborazione e networking. È una guida sicura nell’affrontare le sfide della digitalizzazione e nell’implementazione di soluzioni innovative, contribuendo al successo e alla crescita dell’azienda.

Perché è un ruolo fondamentale nella PMI del futuro?

Le piccole e medie imprese spesso incontrano difficoltà nel comprendere e adattarsi ai nuovi paradigmi digitali, e l’Innovation Manager si fa carico di questa sfida, ponendosi come mediatore e “traduttore”, facilitando la comunicazione e favorendo una migliore comprensione delle opportunità e delle sfide della trasformazione digitale.

Dai numeri raccolti da Agenda Digitale, attraverso un campione di 13mila imprese che hanno effettuato il test di maturità digitale SELFI4.0 messo a disposizione online dalle Camere di commercio, è emerso che:

  • meno di 10 imprese su 100 hanno realizzato corsi su tematiche connesse ad Impresa 4.0 a partire dai vertici della propria organizzazione.
  • nel 63% dei casi l’attività di formazione è stata rivolta a dirigenti e manager
  • nel 56% dei casi i corsi hanno coinvolto responsabili di processo e solo nel 29% hanno riguardato gli operai.

Accanto alla formazione serve lavorare anche sulla managerialità e sull’evoluzione dei modelli di business aziendali.

Riconversione ed evoluzione aziendale

Nell’era Digitale la parola chiave è riconvertire il proprio business orientandosi alla digital transformation. Un processo evolutivo fondamentale per crescere nel futuro, un passaggio che impone iniezione di liquidità per essere affrontato.

PMI Tutoring è vicina alle imprese in queste fasi di cambiamento e non a caso ha istituito un tool di pre-fattibilità online che attraverso semplici passaggi permette di ricevere una valutazione sulla propria richiesta di finanziamento in pochi secondi. Se la pratica risulta positiva viene caricata immediatamente sulla pagina riservata alle banche.

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