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Le banche investono in Fintech...ma quanto e dove?

29 Aprile 2024

L’indagine di Bankitalia di aprile 2024 rileva come gli investimenti delle banche italiane in tecnologie innovative dovrebbero crescere del 50% nel biennio 2023-2024 passando quindi da 600 milioni del biennio 2021-2022 a circa 901 milioni per il biennio corrente.

Una crescita notevole, ma che rappresenta ancora solo il 5% delle spese totali delle banche in soluzioni tecnologiche: hardware, impianti tecnologici, software e spese per il funzionamento delle tecnologie rappresentano infatti ancora la stragrande maggioranza della spesa sostenuta dagli istituti di credito in questo ambito.

Cosa frena gli investimenti in fintech?

Secondo gli intervistati, sono 3 i principali freni all’investimento in fintech:

  • Scarsa interoperabilità tra le tecnologie già esistenti negli istituti di crediti e quelle innovative (16,8% evidenziano questa come principale causa)
  • Insufficiente domanda per i prodotti realizzati attraverso progetti fintech (11,4%)
  • Mancanza di risorse umane con competenze adeguate in tali iniziative (10,8%)

Dove si investe in tecnologia fintech?

Questa tecnologia è usata soprattutto nel settore dei prestiti, in particolare il 43,7% delle risorse è nell’area dell’intermediazione. Quota rilevante anche quella del settore dei pagamenti (39,4%)

Nel campo dell’intermediazione l’obiettivo principale è il digital lending: cioè automatizzare il processo del credito (dalla richiesta fino all’erogazione) cercando di minimizzare i crediti problematici e le sofferenze. Lato pagamenti invece gli investimenti sono rivolti soprattutto all’instant payments.

Ridurre le frodi e i conseguenti costi legali sono obiettivi dichiarati dagli intervistati che indicano come principali progetti in cui investire:

  • Piattaforme web-mobile
  • Intelligenza Artificiale
  • Api (Application programming interfaces)

Quali sono i ritorni attesi degli investimenti?

Le aspettative sono che già nel 2025 i ritorni degli investimenti in fintech siano maggiori delle spese effettuate.  I ricavi attesi dai progetti ammontano a 340 milioni di euro nel biennio 2021-2022 e a 709 milioni in quello successivo; a partire dal 2025 i progetti dovrebbero  generare ulteriori ricavi per quasi 1,1 miliardi di euro.

Nell’arco dei tre bienni considerati il rapporto tra i ricavi attesi generati dalle iniziative e i corrispondenti costi è passato dal 28,3 al 78,7 per cento.

Clicca qui per leggere il rapporto completo di Bankitalia aprile 2024.

 

Cosa frena gli investimenti in fintech?

Secondo gli intervistati, sono 3 i principali freni all’investimento in fintech:

  • Scarsa interoperabilità tra le tecnologie già esistenti negli istituti di crediti e quelle innovative (16,8% evidenziano questa come principale causa)
  • Insufficiente domanda per i prodotti realizzati attraverso progetti fintech (11,4%)
  • Mancanza di risorse umane con competenze adeguate in tali iniziative (10,8%)

Dove si investe in tecnologia fintech?

Questa tecnologia è usata soprattutto nel settore dei prestiti, in particolare il 43,7% delle risorse è nell’area dell’intermediazione. Quota rilevante anche quella del settore dei pagamenti (39,4%)

Nel campo dell’intermediazione l’obiettivo principale è il digital lending: cioè automatizzare il processo del credito (dalla richiesta fino all’erogazione) cercando di minimizzare i crediti problematici e le sofferenze. Lato pagamenti invece gli investimenti sono rivolti soprattutto all’instant payments.

Ridurre le frodi e i conseguenti costi legali sono obiettivi dichiarati dagli intervistati che indicano come principali progetti in cui investire:

  • Piattaforme web-mobile
  • Intelligenza Artificiale
  • Api (Application programming interfaces)

Quali sono i ritorni attesi degli investimenti?

Le aspettative sono che già nel 2025 i ritorni degli investimenti in fintech siano maggiori delle spese effettuate.  I ricavi attesi dai progetti ammontano a 340 milioni di euro nel biennio 2021-2022 e a 709 milioni in quello successivo; a partire dal 2025 i progetti dovrebbero  generare ulteriori ricavi per quasi 1,1 miliardi di euro.

Nell’arco dei tre bienni considerati il rapporto tra i ricavi attesi generati dalle iniziative e i corrispondenti costi è passato dal 28,3 al 78,7 per cento.

Clicca qui per leggere il rapporto completo di Bankitalia aprile 2024.

 

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